Firmate le conclusioni della prima conferenza sul cambiamento climatico e l'approvvigionamento idrico in Istria

Firmate le conclusioni della prima conferenza sul cambiamento climatico e l'approvvigionamento idrico in Istria

Nel mese di marzo la Regione Istriana, insieme all'Associazione croata degli ingegneri e all'Associazione slovena degli ingegneri, ha organizzato a Pola il primo convegno dal titolo "Cambiamenti climatici e approvvigionamento idrico in Istria", che ha riunito un gran numero di partecipanti. La conferenza ha riunito esperti, accademici e rappresentanti del settore pubblico e privato della Croazia e della Slovenia per approfondire assieme importanti temi legati al cambiamento climatico e all’approvvigionamento idrico sul territorio istriano. Attraverso intense discussioni, tavole rotonde e presentazioni, i partecipanti hanno scambiato idee, esperienze e migliori pratiche e hanno identificato le principali sfide e opportunità per le azioni da intraprendere in futuro.

Il coronamento di questo importante evento è stata la firma delle Conclusioni, che simboleggiano anche l'impegno di tutti i partecipanti nella creazione di un futuro più sostenibile per la regione dell'Istria. Le conclusioni sono state firmate recentemente al seminario della Società degli ingegneri e tecnici edili, tenutosi a Novo Mesto, dal vicepresidente della Regione Istriana Tulio Demetlika, dal presidente dell'Associazione croata degli ingegneri Zdravko Jurčec e dal presidente dell'Unione slovena degli ingegneri Andrej Kryžanowski.

CONCLUSIONI:

  1. I cambiamenti climatici stanno diventando una realtà di cui dovremo tenere conto in tutti i successivi piani di utilizzo delle risorse idriche. Le misurazioni mostrano che questi cambiamenti sono già più pronunciati nella zona istriana che nel resto d’Europa, e le valutazioni dello sviluppo climatico mostrano un ulteriore aumento degli effetti negativi.
  2. Le tendenze mutevoli nello sviluppo del clima si manifestano nella crescente frequenza di fenomeni idrologici estremi - in particolare siccità, che influenzano in modo decisivo il bilancio idrico e rappresentano un ostacolo alla realizzazione di attività come la fornitura di acqua potabile, l'irrigazione dei terreni agricoli, il consumo di energia, ecc.
  3. Un altro problema conseguente è l’innalzamento del livello del mare e i fenomeni meteorologici associati, come le alte maree che minacciano le zone costiere basse. Ciò che è particolarmente preoccupante in Istria è l'influenza dell'acqua salata, che si estende sempre più in profondità nell'entroterra dei corsi d'acqua minacciando le falde acquifere poco profonde delle risorse idriche per l'approvvigionamento di acqua potabile nella regione.
  4. Nella zona dell'Adriatico settentrionale è presente un marcato prolungamento dei periodi di siccità. Considerando le tendenze di cambiamento delle caratteristiche idrologiche summenzionate, si prevede che le condizioni climatiche nell’Adriatico settentrionale si avvicineranno sempre più alle condizioni attuali prevalenti nel Mediterraneo meridionale.
  5. È necessario adottare misure per adattarsi alla situazione, ridurre rischi e danni. Tenendo presente che il cambiamento climatico non conosce confini amministrativi, dobbiamo unire tutte le nostre forze e conoscenze per trovare soluzioni che garantiscano la sicurezza e la sostenibilità a lungo termine delle nostre risorse idriche.
  6. Nel campo dell’approvvigionamento di acqua potabile la cooperazione regionale esiste ormai da decenni. Sono stati stabiliti gli allacciamenti tra i principali sistemi di approvvigionamento idrico della regione, che collegano importanti fonti d'acqua e garantiscono una fornitura continua di acqua potabile anche in situazioni di emergenza. Un sistema di questo genere è sostenibile ed efficace nella situazione attuale, ma l’efficacia a lungo termine di un simile approccio è discutibile. Modificando le caratteristiche idrologiche, che sono una conseguenza del cambiamento climatico, questi effetti si riflettono anche sulle caratteristiche delle principali fonti d’acqua, come la diminuzione della quantità e della qualità dell’acqua a causa dell’innalzamento del livello del mare.
  7. I suddetti squilibri idrologici incidono sulla società e sul paesaggio culturale, oltre che sull’ambiente naturale. Per soddisfare le esigenze idriche della società e dell’ambiente, è necessario trattenere l’acqua quando ce n’è abbastanza e conservarla per i periodi in cui questa scarseggia. Misure diffuse e naturali (infrastrutture verdi e blu) e strutture per prevenire la diffusione della contaminazione (bacini artificiali, arricchimento delle acque sotterranee) possono gestire in modo sostenibile l’acqua e mitigare gli effetti negativi del cambiamento climatico e del rapido sviluppo sulla società e sull’ambiente.
  8. Come lo dimostra l’esempio di buone pratiche nell’Istria croata, i bacini idrici e la ritenzione locale sono le misure più efficaci, sia nei periodi con eccesso di acqua, sia nei periodi in cui questa scarseggia, e si dimostrano necessarie per lo sviluppo sostenibile e la resistenza della natura e della società in futuro. Esistono diversi modi per trattenere l'acqua, concentrandola attraverso la costruzione di grandi serbatoi che consentano la perequazione stagionale del bilancio idrico, o disperdendola in serbatoi più piccoli, come esempio di misura tradizionale e sostenibile per garantire l'approvvigionamento idrico nel settore agricolo e ulteriori possibilità di arricchimento delle acque sotterranee nelle zone in cui è presente un deficit idrico.
  9. Pratiche simili si riscontrano anche nell'Istria slovena, almeno per quanto riguarda l'uso agricolo, ma il settore dell'approvvigionamento di acqua potabile continua a essere trascurato, per cui si esprime sempre più la necessità di costruzione di un grande bacino di stoccaggio, perché senza la possibilità di una compensazione stagionale del bilancio idrico, l'approvvigionamento di acqua potabile nella regione, esclusivamente da fonti diffuse, non sarà più sufficiente. Tutte le proiezioni sullo sviluppo dei gestori della rete idrica nella regione confermano che la sicurezza e l'affidabilità a lungo termine dell'approvvigionamento di acqua potabile nell'Istria slovena può essere garantita solo da un grande lago di stoccaggio stagionale.
  10. Nella gestione dei quantitativi idrici nelle aree deficitarie c'è anche la possibilità di riutilizzare l'acqua già depurata, che attualmente viene solitamente scaricata in fognature con deflusso a mare. Se il livello di trattamento delle acque urbane è adeguato in termini di riutilizzo, queste quantità di acqua possono essere utilizzate per irrigare terreni agricoli o arricchire le falde acquifere, soprattutto nelle aree con fonti d’acqua basse che sono interessate dalle fluttuazioni del livello del mare.
  11. Nel decidere sugli interventi programmati sul territorio è importante il coinvolgimento del pubblico, che deve conoscere l'oggetto della procedura anche durante la sua attuazione. L'informazione al pubblico deve avvenire parallelamente allo svolgimento dell'attività, e lo si informa sullo stato di avanzamento, sui contenuti e gli obiettivi dell'intervento. In questo senso, è importante anche il ruolo dei media per una partecipazione attiva al processo di sensibilizzazione del pubblico, a patto che l'informazione sia fornita in modo adeguato e corretto.

 

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